Harry Powell (Robert Mitchum) ne La morte corre sul fiume, C.Laughton, 1955 |
Correva l’anno 1992 ed io, studente universitario fuori
corso in scienze politiche all’Università di Perugia, ma anche giornalista
televisivo per conto di Umbria TV, mi ritrovo catapultato nel bel mezzo di
Umbria Fiction, a raccontare quelle giornate piene di attori, registi,
sceneggiatori e tanti altri protagonisti del mondo del cinema. Con il mio straordinario cameraman Paolo Antolini (quello,
per intenderci, che realizzò le riprese del crollo della Basilica di San
Francesco di Assisi causato dal terremoto del 26 settembre 1997) ci aggiravamo
tra le innumerevoli location della manifestazione quando ci imbattemmo in uno
dei miti del cinema americano, un personaggio che avevo visto innumerevoli
volte in tanti film western, quand’ero bambino, sul piccolo schermo… Robert
Mitchum! Si, proprio lui, il protagonista di La morte corre sul fiume, Il
promontorio della paura, Il giorno
più lungo, El Dorado, e poi del
Philippe Marlowe invecchiato in Marlowe
il poliziotto privato e Marlowe
indaga… Alto, massiccio, con un pastrano scuro addosso e quello sguardo
fisso e sornione che m’incuteva un timore reverenziale che, però, riuscii a
superare strappandogli qualche parola per una intervista.
Ho voluto introdurre la serata di domani di GialloMare
dedicata alla figura del cattivo nel cinema noir con questo ricordo personale
di un attore che ho sempre amato perché proprio Mitchum sarà tra i protagonisti
del viaggio nel cinema noir che compiremo guidati da Fabrizio Concetti.
John 'Scottie' Ferguson (James Stewart) in La donna che visse due volte, A.Hitchcock, 1958 |
Tanti i film di cui si parlerà, noti e meno noti, cercando
di mettere in risalto il tema scelto che è quello de “Il buio nella mente”,
ossia il ruolo del cattivo, del maledetto, del delinquente… Ed ecco allora il
reverendo Harry Powell interpretato da Mitchum in La morte corre sul fiume (1955), ed Anthony Perkins alias Norman
Bates in Psyco (1960), e poi ancora
Peter Breck nei panni di Johnny Barret in Il
corridoio della paura e Lee Marvin in quelli di Vince Stone ne Il grande caldo, e così via, in una
lunga carrellata di immagini e parole con aneddoti, racconti, curiosità
raccontate dal curatore della rassegna, Fabrizio Concetti, grande appassionato
e conoscitore del cinema americano degli anni ’50 e ’60.
Dunque, un appuntamento da non perdere, domani sera, 23 ottobre, con
inizio alle ore 21.15 presso la Società Operaia di Fermo in via Perpenti n° 10,
arricchito da una piacevole degustazione offerta a fine serata grazie alla
disponibilità di alcuni complici di GialloMare: la forneria 180° di Fermo, le
aziende Del Gatto Esamuela e Bacalini, le cantine Boccadigabbia, Conti Maria e
Madonna Bruna.
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