Anche quest’anno GialloMare
riallaccia il legame con il territorio e le sue storie. E lo fa scegliendo un
attore tra i più grandi del cinema italiano a metà del ‘Novecento: Massimo Girotti. Approdato al grande
schermo quasi per gioco, Girotti legherà il suo viso al personaggio di Gino
Costa in uno dei film che hanno fatto la storia del cinema italiano: Ossessione, diretto da Luchino Visconti.
Massimo Girotti in Ossessione
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Il film, uscito nel 1944, rappresenta uno dei primi esempi del cinema
neorealista, ed una sfida aperta al fascismo per quel racconto del mondo dei
vinti che, sinora, il regime non aveva mai permesso di rappresentare. Ispirato al
romanzo americano Il postino suona sempre
due volte, di James M. Cain, la trama si sviluppa intorno all’amore
diabolico tra Gino e Giovanna. I due progettano un omicidio per togliere di
mezzo il marito di lei, ma il senso di colpa che assalirà Gino innesca un
circuito perverso che non può che trovare sfogo nella morte degli amanti: “la
sua interpretazione dell’adultero omicida dal fascino inquieto e l’aspetto
trasandato è memorabile” scrive Roberto Liberatori nel libro che verrà
presentato domenica pomeriggio, 18 ottobre, alle ore 17, al Teatro Nuovo di Capodarco dal
titolo Massimo Girotti. Cronaca di un
attore.
Una esclusiva regionale per
GialloMare, per una pubblicazione edita da Teke edizioni in collaborazione con
il Centro Sperimentale di Cinematografia che ripercorre tutta la carriera
cinematografica di Girotti: dagli esordi fino all’ultima apparizione, quella in
La finestra di fronte, diretto da
Ferzan Ozpetek. A seguire, dopo il libro, l’omaggio a Girotti proseguirà con la
proiezione di Ossessione grazie al
Circolo del Cinema Metropolis. Ingresso gratuito.
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