venerdì 21 ottobre 2016

Testimonianze...

Ecco quello che ci ha scritto Maria Silvia Avanzato dopo la sua "esperienza" a FermoNoir... Lo facciamo non certo per piaggeria o per farci belli ma semplicemente in segno di riconoscenza verso una scrittrice "vera" di cui, siamo certi, sentiremo parlare molto...
Grazie Maria Silvia per queste tue bellissime parole.
Per noi è stato un onore conoscerti.

Parlando di Anemone al buio con Maria Silvia Avanzato
Raramente ho portato a casa un pezzo così grande di emozioni. Fermo è una città che mi è stata spiegata, mostrata, l'ho respirata in fretta e con molta cura, mi sono sentita abbracciata. Fermonoir è un'iniziativa che non si limita a metterti una sedia sotto il sedere, è una confortante gita nella genialità di persone che amano Fermo e la lettura, quelli che sanno stupire passando dagli incontri letterari alle "cene dei briganti". Gente di Tutto: teatro, scrittura, musica, inn...amorati della storia e della bellezza, della memoria e della buona tavola, coraggiosi nei progetti e determinati negli obiettivi.
Ora posso dire "Tornerei a Fermo domani", anche senza libri da presentare, solo per sedermi tranquilla in piazza tracannando Caffè Borghetti con questi nuovi amici e quattro interessanti gatti che saltano di vicolo in vicolo (altre due moine e si sarebbero fatti accarezzare, quei quattro gatti lì).
Ecco, una presentazione ha senso quando ti manda a casa con questa sensazione in corpo. Diversamente è un biglietto del treno.
Durante il lungo viaggio di ritorno ho incollato il naso al finestrino, ho fatto una lieta scorpacciata di mare, così tanto e così calmo e così perfetto mentre ascoltavo Wagner, che mi è venuto da piangere.
E ho tirato la manica di Gabriele per dirgli "Vedi? Le barche! I pescatori!" mentre alcuni passeggeri marchigiani mi guardavano come a dire "Ma questa non ha mai visto il mare in vita sua? Perché si esalta tanto?".
Sì, mi esalto tanto per le cose belle, fatte con cura.
Grazie, Fermonoir, per molte risate e un incantevole pianto finale.

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