mercoledì 22 ottobre 2014

“Il buio nella mente”: il cattivo nel cinema noir

Harry Powell (Robert Mitchum) ne La morte corre sul fiume, C.Laughton, 1955
Correva l’anno 1992 ed io, studente universitario fuori corso in scienze politiche all’Università di Perugia, ma anche giornalista televisivo per conto di Umbria TV, mi ritrovo catapultato nel bel mezzo di Umbria Fiction, a raccontare quelle giornate piene di attori, registi, sceneggiatori e tanti altri protagonisti del mondo del cinema. Con il mio straordinario cameraman Paolo Antolini (quello, per intenderci, che realizzò le riprese del crollo della Basilica di San Francesco di Assisi causato dal terremoto del 26 settembre 1997) ci aggiravamo tra le innumerevoli location della manifestazione quando ci imbattemmo in uno dei miti del cinema americano, un personaggio che avevo visto innumerevoli volte in tanti film western, quand’ero bambino, sul piccolo schermo… Robert Mitchum! Si, proprio lui, il protagonista di La morte corre sul fiume, Il promontorio della paura, Il giorno più lungo, El Dorado, e poi del Philippe Marlowe invecchiato in Marlowe il poliziotto privato e Marlowe indaga… Alto, massiccio, con un pastrano scuro addosso e quello sguardo fisso e sornione che m’incuteva un timore reverenziale che, però, riuscii a superare strappandogli qualche parola per una intervista.

Ho voluto introdurre la serata di domani di GialloMare dedicata alla figura del cattivo nel cinema noir con questo ricordo personale di un attore che ho sempre amato perché proprio Mitchum sarà tra i protagonisti del viaggio nel cinema noir che compiremo guidati da Fabrizio Concetti.

John 'Scottie' Ferguson (James Stewart)
in La donna che visse due volte, A.Hitchcock, 1958
Tanti i film di cui si parlerà, noti e meno noti, cercando di mettere in risalto il tema scelto che è quello de “Il buio nella mente”, ossia il ruolo del cattivo, del maledetto, del delinquente… Ed ecco allora il reverendo Harry Powell interpretato da Mitchum in La morte corre sul fiume (1955), ed Anthony Perkins alias Norman Bates in Psyco (1960), e poi ancora Peter Breck nei panni di Johnny Barret in Il corridoio della paura e Lee Marvin in quelli di Vince Stone ne Il grande caldo, e così via, in una lunga carrellata di immagini e parole con aneddoti, racconti, curiosità raccontate dal curatore della rassegna, Fabrizio Concetti, grande appassionato e conoscitore del cinema americano degli anni ’50 e ’60.


Dunque, un appuntamento da non perdere, domani sera, 23 ottobre, con inizio alle ore 21.15 presso la Società Operaia di Fermo in via Perpenti n° 10, arricchito da una piacevole degustazione offerta a fine serata grazie alla disponibilità di alcuni complici di GialloMare: la forneria 180° di Fermo, le aziende Del Gatto Esamuela e Bacalini, le cantine Boccadigabbia, Conti Maria e Madonna Bruna. 

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