E così, è
calato il sipario anche su questa ottava edizione di GialloMare… La chiusura,
affidata alla simpatia di Antonio Menna che, con il “suo” orso marsicano, s’è prestato a giocare e scherzare con il numeroso
pubblico durante la cena con delitto di venerdì 30 ottobre. A presentarlo e ad
introdurre nel vivo di una storia paradossale, ironica e travolgente ambientata
nella Napoli dei quartieri spagnoli, la giornalista Carla Chiaramoni. Tra
battute e approfondimenti seri, tra un viaggio nella Napoli sotterranea e
l’esplorazione di come scaturisce un certo tipo di scrittura, Menna si è
dimostrato per quello che è: un bravissimo scrittore e un uomo di grande
spirito. Il suo Il mistero dell’orso
marsicano ucciso come un boss ai Quartieri Spagnoli edito da Guanda, ha
colto nel segno appassionando tanti lettori non solo in Italia ma anche in
Francia, dove il romanzo è stato pubblicato già da qualche mese.
Antonio Menna tra Carlo Pagliacci e Carla Chiaramoni |
Molte le
persone presenti alla Contrada Santa Maria di Sant’Elpidio a Mare anche per
seguire le indagini del commissario Felice Spavento, alias Cristian Chiodi,
alle prese con un intrigo internazionale che gli attori di Partinquinta,
compagnia ufficiale del festival GialloMare, hanno saputo interpretare in modo
esemplare divertendo ed entusiasmando gli astanti: “Delitto al Victoria” si è
rivelata una trama coinvolgente che ha incuriosito non solo per la sua
complessità ma anche per i temi affrontati (traffico di persone, armi,
materiale radioattivo), trattati però in modo intelligente come si confà allo
stile GialloMare.
HalloweeNoir
ha poi salutato il festival sabato 31 ottobre con una serata da incorniciare:
un viaggio nella letteratura gotica e noir partendo dai capostipiti, Poe,
Doyle, Lovecraft, per approdare ai micidiali e sagaci Delitti esemplari di Max Aub ed alle storie nere del padre del noir
italiano, Giorgio Scerbanenco. Il tutto condito con il “mistero” del fantasma
di via Adami, i vapori d’alcol del rum e gli esotici sapori del cioccolato e
del fumo di sigaro cubano raccontati dalle “voci” di Carlo Pagliacci e Flaviano
Di Felice, e dalle “corde” di Rodolfo Spaccapaniccia.
Serata di chiusura di GialloMare |
Nelle vecchie
cantine del nobile palazzo fermano di via Adami, sede dell’associazione
Armonica-mente, è andata in scena la conclusione di un festival che riesce,
nonostante tutto, a mantenere viva l’attenzione sulle storie e sui libri. Del
fantasma, però, nessuna traccia… Sarà per la prossima edizione, nella speranza
di avere ancora tante altre trame da raccontare.
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