martedì 3 novembre 2015

Chiusura con i grandi della letteratura gotica e noir

E così, è calato il sipario anche su questa ottava edizione di GialloMare… La chiusura, affidata alla simpatia di Antonio Menna che, con il “suo” orso marsicano, s’è prestato a giocare e scherzare con il numeroso pubblico durante la cena con delitto di venerdì 30 ottobre. A presentarlo e ad introdurre nel vivo di una storia paradossale, ironica e travolgente ambientata nella Napoli dei quartieri spagnoli, la giornalista Carla Chiaramoni. Tra battute e approfondimenti seri, tra un viaggio nella Napoli sotterranea e l’esplorazione di come scaturisce un certo tipo di scrittura, Menna si è dimostrato per quello che è: un bravissimo scrittore e un uomo di grande spirito. Il suo Il mistero dell’orso marsicano ucciso come un boss ai Quartieri Spagnoli edito da Guanda, ha colto nel segno appassionando tanti lettori non solo in Italia ma anche in Francia, dove il romanzo è stato pubblicato già da qualche mese.
 
Antonio Menna tra Carlo Pagliacci e Carla Chiaramoni
 
Molte le persone presenti alla Contrada Santa Maria di Sant’Elpidio a Mare anche per seguire le indagini del commissario Felice Spavento, alias Cristian Chiodi, alle prese con un intrigo internazionale che gli attori di Partinquinta, compagnia ufficiale del festival GialloMare, hanno saputo interpretare in modo esemplare divertendo ed entusiasmando gli astanti: “Delitto al Victoria” si è rivelata una trama coinvolgente che ha incuriosito non solo per la sua complessità ma anche per i temi affrontati (traffico di persone, armi, materiale radioattivo), trattati però in modo intelligente come si confà allo stile GialloMare.
HalloweeNoir ha poi salutato il festival sabato 31 ottobre con una serata da incorniciare: un viaggio nella letteratura gotica e noir partendo dai capostipiti, Poe, Doyle, Lovecraft, per approdare ai micidiali e sagaci Delitti esemplari di Max Aub ed alle storie nere del padre del noir italiano, Giorgio Scerbanenco. Il tutto condito con il “mistero” del fantasma di via Adami, i vapori d’alcol del rum e gli esotici sapori del cioccolato e del fumo di sigaro cubano raccontati dalle “voci” di Carlo Pagliacci e Flaviano Di Felice, e dalle “corde” di Rodolfo Spaccapaniccia.


 Serata di chiusura di GialloMare
Nelle vecchie cantine del nobile palazzo fermano di via Adami, sede dell’associazione Armonica-mente, è andata in scena la conclusione di un festival che riesce, nonostante tutto, a mantenere viva l’attenzione sulle storie e sui libri. Del fantasma, però, nessuna traccia… Sarà per la prossima edizione, nella speranza di avere ancora tante altre trame da raccontare.

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